lunedì 24 gennaio 2011

Celiachia

Il post sulla sfoglia della DS senza glutine di qualche tempo fa ci ha fatto presente il problema sulla celiachia, un'intolleranza permanente del sistema immunitario al glutine che molte persone non sanno affatto di avere
e che richiede l'osservanza di una dieta alimentare per tutta la vita.
I dati riguardanti i casi non ancora diagnosticati sono relativamente alti, al punto da far pensare che una persona su cento sia affetta da celiachia. I casi diagnosticati sono però una minima parte.

Le persone celiache non possono mangiare alimenti prodotti con cereali quali frumento, segale e orzo contenenti a loro volta glutine. L'ingestione di tali ingredienti determina, infatti, una reazione immunitaria anomala a livello dell'intestino tenue, dando origine a un'infiammazione cronica che ha come conseguenza un assorbimento insufficiente delle sostanze nutritive importanti, causa di malnutrizione e scompensi.
La celiachia può insorgere a qualsiasi età. Le cause del suo manifestarsi non sono state sinora chiarite completamente. Da un lato, la predisposizione genetica gioca un ruolo importante: se altri familiari hanno già manifestato l'intolleranza, il rischio di celiachia è più elevato. Dall'altro, la comparsa della malattia è legata anche ad altri fattori, ad esempio l'insorgere di infezioni.
I sintomi classici sono gonfiore, diarrea, dolori addominali e carenza di ferro. Questi possono essere accompagnati da un calo di peso e forze; i bambini celiaci evidenziano spesso inappetenza, pianti frequenti e disturbi della crescita. Sovente si manifestano anche sintomi piuttosto atipici quali depressione, spossatezza od anche, nelle donne, osteoporosi e aborti spontanei.
Il decorso e la manifestazione della celiachia sono molto vari. Per questo motivo in presenza di disturbi persistenti, connessi all'assunzione di alimenti contenenti glutine, si dovrebbe consultare immediatamente un medico.
La diagnosi di celiachia avviene da principio con un'analisi del sangue, tramite la quale viene comprovata la presenza di anticorpi specifici. Questo metodo, tuttavia, lascia un margine di dubbio. Al fine di escluderlo, per una diagnosi definitiva, si procede a una biopsia dell'intestino tenue. La diagnosi viene confermata da una rapida riduzione dei disturbi in seguito al passaggio a una dieta senza glutine. Ad oggi, questa è l'unica terapia contro la celiachia. Osservando una rigorosa alimentazione senza glutine si ha un rapido e percettibile miglioramento dei disturbi fisici. Tuttavia, ciò non significa assolutamente che sia in corso una guarigione.
La dieta può comunque essere integrata senza problemi nella vita quotidiana, nel momento in cui si dispone di indicazioni precise da parte del medico e del consulente nutrizionista. I celiaci possono coprire il proprio fabbisogno di nutrienti con alimenti naturalmente senza glutine quali carne, pesce, frutta, verdura, uova, latte, patate o anche riso, mais, miglio e grano saraceno.

Sul web:
Associazione italiana celiachia

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