giovedì 16 febbraio 2012

God Save the Food - Cucina e Dispensa

Nel cuore di Milano, zona Tortona, e' nato GOD SAVE THE FOOD un nuovo ed ambizioso progetto di ristorazione che vuole restituire al momento del pranzo la piacevolezza e la centralita' che ha sempre avuto nella tradizione italiana.


GOD SAVE THE FOOD vuole riempire questo vuoto e portare a Milano un locale internazionale, sia nell’estetica che nella filosofia. Un grande open space pieno di luce, caratterizzato dalla trasparenza quale tema architettonico dominante. legno, ferro, acciaio e vetro combinati in modo sapiente per trasformare una location dalla vocazione ex industriale, in un ambiente sofisticato e accogliente, votato al benessere di chi lo vive.

Benessere. Ecco la parola chiave del progetto GOD SAVE THE FOOD.
La sfida è quella di offrire il miglior cibo possibile, cucinato in modo naturale, mettendo a disposizione varietà, qualità e gusto a chi è obbligato a pranzare fuori casa. Un esempio è il pane a lievitazione naturale con pasta madre e cotto a legna, torte di propria produzione e il pollo allevato a terra.

Lo chef e' Enrico Bartolini, esperto nutrizionista che ha lavorato per creare combinazioni di cibi, buoni, sani, leggeri e semplici. Ecco perché nel menù di GOD SAVE THE FOOD non mancano mai le zuppe, il wok, la verdura e la frutta fresca.

Tutte le sere, fino alle 21.00, è l’ora dell’Happy Hour, con un’ottima selezione di cocktail, vino e assaggi dalla cucina serviti direttamente ai tavoli. A cadenza settimanale, vengono organizzati originali corsi di cucina abbinati a cene e aperitivi a tema ideati da food blogger e professionisti della ristorazione.


Di seguito vi rimandiamo alle foto dell'evento tenuto con Laurel Evans scrittrice e foodblogger vulcanica, “ambasciatrice e paladina” della cucina americana in Italia.

... e vi invitiamo infine all'evento Happy Vegetarians il 21 febbraio, aperitivo e showcooking tenuto dal nostro Cristiano Bonolo, foodblogger appassionato di cucina macrobiotica e vegetariana.


Su internet: www.godsavethefood.it

Il Brunello di Montalcino Montosoli 2007 di Altesino

Il 2012 si apre con un importante riconoscimento per Altesino, la storica azienda di Montalcino che fin dagli anni Settanta ha fatto della ricerca della qualità il proprio segno distintivo.

Il Brunello di Montalcino Montosoli 2007 conquista il brillante punteggio di 98/100 entrando così nel novero dei migliori vini del mondo. Il noto giornalista statunitense, James Suckling, per anni corrispondente in Italia dell’autorevole Wine Spectator, è senza dubbio un grande estimatore del Montosoli, a cui in passato ha attribuito ottime valutazioni anche per i millesimi 1990 e 1997.

Il Montosoli 2007 è per James Suckling un’architettura perfetta: il corpo non sovrasta il frutto che, anzi, si sprigiona in tutta la sua fragranza aromatica con note eleganti di grande purezza.
Questo è lo stile dei Brunello di Altesino che si distinguono, infatti, per la raffinata eleganza che accompagna una grande struttura.

Su internet: www.altesino.it