venerdì 29 marzo 2013

Oppio Osteria

Capita spesso di frequentare zone della tua citta' e di non accorgerti che proprio li, nascosto tra viette a senso unico, esista da anni un ristorante, un locale speciale che all'improvviso scopri o ti fanno scoprire ... e rimani senza parole.



Ebbene e' successo a me qualche settimana fa a Monza con Oppio Osteria. Ci troviamo a due passi dal centro storico di Monza, in un ex cappellificio del XIX secolo, opportunamente ristrutturato e arredato con fantasia. 

Appena entrato sono rimasto incantato:  sette salette personalizzate, fra cui la sala dedicata al Gran Premio di Monza, omaggio alla città e alla sua tradizione sportiva, con le foto originali di vecchie gare; la sala dedicata alla musica, con i vinili provenienti dalla collezione privata di Gabriele; l’elegante “sala dell’oro”, con il suo arredamento ispirato alle fumerie d’oppio della vecchia Londra; la sala del vino, con i suoi tendoni in velluto rosso cardinale e la grande parete che ospita le pregiate bottiglie; per finire la sala d’ingresso, che oltre all’esposizione dei dolci fatti in casa e’ anche portatrice di un pezzo di storia, grazie alle pagine originali della Consulta di Alessandro Manzoni e la raccolta delle stampe di Vilmorin in onore della fiera internazionale di Parigi.

Questo e' solo l'inizio. Una volta seduti a tavola ci aspetta un ricco menu' dove si possono trovare molti piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna, alcuni piatti vegetariani e una carta dei vini rigorosamente selezionati per gli abbinamenti a quanto proposto. 



Cosa dire dei dolci? Poco, sono assolutamnte da assaggiare e vi consiglio di farveli  raccontare direttamente da chi li ha creati. Ideale per cene romantiche, Oppio Osteria mi e' sembrato un luogo di ricordi, un viaggio di vita dove ho riscoperto la passione per la buona cucina.

Su internet: www.oppio.eu